Tutti noi ci preoccupiamo che possa accadere “qualcosa di brutto”. Tutti noi quando dobbiamo affrontare un problema ci domandiamo cosa potrà accadere, se tutto andrà bene, e cosa possiamo fare per risolverlo. La maggior parte delle nostre preoccupazioni riguardano i problemi della vita quotidiana come pagare le bollette, problemi sul lavoro, gestione della famiglia, mentre solo raramente ci preoccupiamo di cose che potrebbero accadere in futuro come incidenti o malattie. Infatti, solitamente le preoccupazioni sono concentrate su ristretto numero di problemi con l’obiettivo di risolverli nel più breve tempo possibile.
Così non è per coloro che soffrono di ansia generalizzata dal momento che tendono a preoccuparsi eccessivamente e costantemente sia per problemi presenti che futuri, condannandosi a vivere in uno stato d’ansia perpetuo. Chi è affetto da questo disturbo ha difficoltà a controllare le preoccupazioni e l’ansia che ne deriva che è inoltre accompagnata anche da irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare e sonno disturbato.
Sebbene non sempre chi soffre di Ansia Generalizzata riesce a riconoscere che le proprie preoccupazioni sono “eccessive” rispetto alla reale probabilità o impatto dell’evento temuto, tuttavia riferiscono un forte disagio che porta anche ad una compromissione del suo funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti, dal momento che l’alto livello d’ansia rende molto difficoltoso riuscire a concentrarsi.
Oltre al forte disagio emotivo, l’ansia eccessiva ha anche delle importanti ricadute a livello fisico. Infatti chi soffre di ansia generalizzata prova una costante tensione muscolare, oltre alla quale possono essere presenti tremori, contratture e altri sintomi somatici quali per esempio, improvvise vampate di caldo e freddo, mani appiccicose, bocca asciutta, sudorazione eccessiva, nausea o diarrea, difficoltà a deglutire o “nodo alla gola”.